Descrizione
Festa della Liberazione 2021
testo del discorso del Sindaco
Quest’anno, come l’anno scorso, la nostra vita è ancora condizionata fortemente dalla pandemia del Covid 19.
Prima di parlare della festa della Liberazione vorrei ricordare i nostri morti unendomi al dolore delle loro famiglie e vorrei ringraziare i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, la nostra polizia locale, la protezione civile ed i tanti volontari che anche individualmente si sono impegnati, mettendo talora in gioco la propria vita, per lottare contro il COVID 19.
Vorrei anche rivolgere un pensiero di solidarietà a tutte quelle persone e a quelle famiglie che hanno subito gravi disagi economici e non solo, a causa della pandemia.
Penso anche ai ragazzi e agli adolescenti, obbligati, proprio nel periodo formativo e per ciò stesso complicato della propria vita a sacrificare la socialità, che è il succo della loro e della nostra vita di esseri umani.
Oggi siamo qui per festeggiare la vittoria del popolo italiano nella guerra di liberazione dal nazifascismo. Vorrei con voi esaminare questa Festa da un punto di vista un po’ differente, per vedere come questa Festa può essere di ispirazione per il futuro delle nuove generazioni.
Fu una lotta di popolo, tra loro moltissimi giovani, che nel nome di ideali di libertà e giustizia sociale organizzarono sulle nostre montagne la Resistenza partigiana.
Quei giovani che lasciarono la propria famiglia e la propria casa per andare verso un destino incerto e che talora pagarono con la vita nella lotta per un futuro migliore.
Quei lavoratori, tra cui molti giovani, che nei giorni precedenti il 25 aprile, occuparono le fabbriche per proteggerle da gesti estremi dei tedeschi in ritirata.
Quel popolo che sfilò per le vie di Torino per festeggiare la libertà dal populismo fascista.
Quei giovani che ricostruirono città e paesi liberandoli dalle macerie della guerra e che contribuirono con il loro lavoro a fare l’Italia moderna.
Ognuno di noi può raccontare e in alcuni casi testimoniare direttamente la vita dei propri padri, madri o nonni, che con enormi sacrifici personali migliorarono le condizioni della propria famiglia, spesso lavorando di giorno e andando a scuola la sera per avere un diploma che non poterono prendere per la guerra o perché necessitati a lavorare fin da giovanissimi.
Ora noi pensiamo a loro come persone anziane, ma quando ricostruirono l’Italia nel dopoguerra erano ragazzi di 20 anni o poco più.
Pensando ai giovani di allora che liberandoci dal populismo fascista costruirono l’Italia moderna penso ai giovani d’oggi il cui compito è forse ancora più gravoso.
Il Mondo è governato da molti regimi populisti e dittatoriali, i movimenti populisti insidiano nuovamente le democrazie occidentali, tra cui l’Italia, con strumenti diversi ma sempre subdoli, cavalcando le difficoltà delle persone per avere consenso, proprio come successe nel periodo che portò alla nascita del regime fascista.
Ma i nostri giovani debbono combattere un’altra battaglia ancora più subdola, poiché il Pianeta è malato a causa dello smodato utilizzo di risorse degli ultimi 50 anni, in particolare delle energie fossili.
I giovani d’oggi debbono rimediare agli errori del passato modificando integralmente le abitudini alimentari e gli stili di vita, riducendo l’utilizzo di nuove risorse se vogliono garantire un futuro a se stessi ed ai propri figli.
Noi tutti dobbiamo essere al fianco delle nuove generazioni per vincere queste nuove sfide, di cui la battaglia attuale contro il Covid 19 è un episodio, per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica responsabili del riscaldamento globale.
Guardando agli ideali e all’abnegazione dei giovani del ‘45 nella lotta di liberazione noi generazioni di mezzo, responsabili oggettivamente di questa situazione, dobbiamo abbandonare i nostri egoismi personali ed impegnarci al fianco delle nuove generazioni che combattono per una società più equa, solidale ed ambientalmente sostenibile.
Così renderemo onore agli Italiani che si batterono nella guerra di liberazione dal nazifascismo, anche a prezzo della vita e che oggi ricordiamo con riconoscenza.
Buona festa del 25 aprile a tutti!
Il Vostro Sindaco Renato Filippa
Prima di parlare della festa della Liberazione vorrei ricordare i nostri morti unendomi al dolore delle loro famiglie e vorrei ringraziare i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, la nostra polizia locale, la protezione civile ed i tanti volontari che anche individualmente si sono impegnati, mettendo talora in gioco la propria vita, per lottare contro il COVID 19.
Vorrei anche rivolgere un pensiero di solidarietà a tutte quelle persone e a quelle famiglie che hanno subito gravi disagi economici e non solo, a causa della pandemia.
Penso anche ai ragazzi e agli adolescenti, obbligati, proprio nel periodo formativo e per ciò stesso complicato della propria vita a sacrificare la socialità, che è il succo della loro e della nostra vita di esseri umani.
Oggi siamo qui per festeggiare la vittoria del popolo italiano nella guerra di liberazione dal nazifascismo. Vorrei con voi esaminare questa Festa da un punto di vista un po’ differente, per vedere come questa Festa può essere di ispirazione per il futuro delle nuove generazioni.
Fu una lotta di popolo, tra loro moltissimi giovani, che nel nome di ideali di libertà e giustizia sociale organizzarono sulle nostre montagne la Resistenza partigiana.
Quei giovani che lasciarono la propria famiglia e la propria casa per andare verso un destino incerto e che talora pagarono con la vita nella lotta per un futuro migliore.
Quei lavoratori, tra cui molti giovani, che nei giorni precedenti il 25 aprile, occuparono le fabbriche per proteggerle da gesti estremi dei tedeschi in ritirata.
Quel popolo che sfilò per le vie di Torino per festeggiare la libertà dal populismo fascista.
Quei giovani che ricostruirono città e paesi liberandoli dalle macerie della guerra e che contribuirono con il loro lavoro a fare l’Italia moderna.
Ognuno di noi può raccontare e in alcuni casi testimoniare direttamente la vita dei propri padri, madri o nonni, che con enormi sacrifici personali migliorarono le condizioni della propria famiglia, spesso lavorando di giorno e andando a scuola la sera per avere un diploma che non poterono prendere per la guerra o perché necessitati a lavorare fin da giovanissimi.
Ora noi pensiamo a loro come persone anziane, ma quando ricostruirono l’Italia nel dopoguerra erano ragazzi di 20 anni o poco più.
Pensando ai giovani di allora che liberandoci dal populismo fascista costruirono l’Italia moderna penso ai giovani d’oggi il cui compito è forse ancora più gravoso.
Il Mondo è governato da molti regimi populisti e dittatoriali, i movimenti populisti insidiano nuovamente le democrazie occidentali, tra cui l’Italia, con strumenti diversi ma sempre subdoli, cavalcando le difficoltà delle persone per avere consenso, proprio come successe nel periodo che portò alla nascita del regime fascista.
Ma i nostri giovani debbono combattere un’altra battaglia ancora più subdola, poiché il Pianeta è malato a causa dello smodato utilizzo di risorse degli ultimi 50 anni, in particolare delle energie fossili.
I giovani d’oggi debbono rimediare agli errori del passato modificando integralmente le abitudini alimentari e gli stili di vita, riducendo l’utilizzo di nuove risorse se vogliono garantire un futuro a se stessi ed ai propri figli.
Noi tutti dobbiamo essere al fianco delle nuove generazioni per vincere queste nuove sfide, di cui la battaglia attuale contro il Covid 19 è un episodio, per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica responsabili del riscaldamento globale.
Guardando agli ideali e all’abnegazione dei giovani del ‘45 nella lotta di liberazione noi generazioni di mezzo, responsabili oggettivamente di questa situazione, dobbiamo abbandonare i nostri egoismi personali ed impegnarci al fianco delle nuove generazioni che combattono per una società più equa, solidale ed ambientalmente sostenibile.
Così renderemo onore agli Italiani che si batterono nella guerra di liberazione dal nazifascismo, anche a prezzo della vita e che oggi ricordiamo con riconoscenza.
Buona festa del 25 aprile a tutti!
Il Vostro Sindaco Renato Filippa
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Last edit: 27/04/2021 11:46:21